Tosca: Atto I. “Recondita armonia” (Cavaradossi, Sagrestano) (“Dammi i colori”)
~ Aria
Annotation
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CAVARADOSSI
È vero. E tanto ell'era
infervorata nella sua preghiera
ch'io ne pinsi, non visto, il bel sembiante.
SAGRESTANO (fra sé)
Fuori, Satana, fuori!
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CAVARADOSSI
Dammi i colori.
(Il sagrestano eseguisce. Cavaradossi dipinge con rapidità e si sofferma spesso a riguardare; il sagrestano va e viene, portando una catinella entro la quale continua a lavare i pennelli. A un tratto Cavaradossi si ristà di dipingere; leva di tasca un medaglione contenente una miniatura e gli occhi suoi vanno dal medaglione al quadro.)
Recondita armonia
di bellezze diverse! È bruna Floria,
l'ardente amante mia...
SAGRESTANO (fra sé)
Scherza coi fanti e lascia stare i santi...
CAVARADOSSI
E te, beltade ignota...
cinta di chiome bionde,
tu azzurro hai l'occhio,
Tosca ha l'occhio nero!
SAGRESTANO (fra sé)
Scherza coi fanti e lascia stare i santi...
CAVARADOSSI
L'arte nel suo mistero
le diverse bellezze insiem confonde;
ma nel ritrar costei
il mio solo pensiero, Tosca, sei tu!
SAGRESTANO (fra sé, in disparte)
Queste diverse gonne
che fanno concorrenza alle Madonne
mandan tanfo d'inferno.
Scherza coi fanti e lascia stare i santi...
Ma con quei cani di volterriani,
nemici del santissimo governo,
non c'è da metter voce!
Scherza coi fanti e lascia stare i santi...
Già, sono impenitenti tutti quanti!
Facciam piuttosto il segno della croce.
(a Cavaradossi)
Eccellenza, vado?
CAVARADOSSI
Fa il tuo piacere!
(Continua a dipingere.)
SAGRESTANO
Pieno è il paniere...
Fa penitenza?
CAVARADOSSI
Fame non ho.
SAGRESTANO (con ironia, stropicciandosi le mani)
Oh! Mi rincresce!
(Non può trattenere un gesto di gioia e uno sguardo di avidità verso il cesto che prende, ponendolo un po' in disparte.)
Badi, quand'esce chiuda.
CAVARADOSSI
Va!
SAGRESTANO
Vo.
(S'allontana per il fondo. Cavaradossi, volgendo le spalle alla cappella, lavora. Angelotti, credendo deserta la chiesa, appare dietro la cancellata e introduce la chiave per aprire.)
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CAVARADOSSI (al cigolio della serratura si volta)
Gente là dentro!
(Al movimento fatto da Cavaradossi, Angelotti, atterrito, si arresta come per rifugiarsi ancora nella cappella, ma, alzati gli occhi, un grido di gioia, che egli soffoca tosto, timoroso, erompe dal suo petto. Egli ha riconosciuto il pittore, e gli stende la braccia come ad un aiuto inaspettato.)
ANGELOTTI
Voi! Cavaradossi!
Vi manda Iddio!
Non mi ravvisate?
Il carcere mi ha dunque assai mutato.
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Relationships
composer: | Giacomo Puccini (Italian composer) (from 1896 until 1899) |
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librettist: | Giuseppe Giacosa (from 1896 until 1899) Luigi Illica (from 1896 until 1899) |
Wikidata: | Q2701182 [info] |
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later translated versions: | Tosca: 1. Akt: „Gib mir die Farben” - „Wie sich die Bilder gleichen“ (Cavaradossi, Sakristan) Tosca: Act I. “Give me my palette!” Tosca: Det sköna står att finna |
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part of: | Tosca: Atto I (number) (order: 4) |